SEIÐMAÐUR – LO SCIAMANO
MADDALENA MARCARINI
ALCATRAZ EDIZIONI
«Fin dalla prima notte a Reykjavík, Erlen si era resa conto di non aver mai saputo, in tutta la sua vita, che cosa fosse veramente il silenzio.
La calma totale che avvolgeva le case, le vie deserte e il cielo opaco poteva risultare quasi angosciante, all’inizio, come una verità ancestrale e dimenticata, improvvisamente spoglia di tutto il brusio insensato ed effimero con cui si era confusa in millenni di civilizzazione. La nuda, fredda, ma unica e sola verità.»
“Vero” è forse un aggettivo calzante per Seiðmaður – Lo Sciamano; quello di Erlen è un viaggio epico quanto pacato, fatto di rituali silenziosi e sabbia nera sotto le unghie. È vero come la sua fragilità, come coloro che la salveranno, persone speciali, eroi qualunque, la cui magia immensa è modestamente celata sotto una vecchia coppola o in degli scarponi consunti. E il teatro di questa avventura non poteva che essere l’Islanda, terra ai confini del mondo fatta di leggende, antichi grimori, natura indomabile e “Þetta reddast”.
La calma totale che avvolgeva le case, le vie deserte e il cielo opaco poteva risultare quasi angosciante, all’inizio, come una verità ancestrale e dimenticata, improvvisamente spoglia di tutto il brusio insensato ed effimero con cui si era confusa in millenni di civilizzazione. La nuda, fredda, ma unica e sola verità.»
“Vero” è forse un aggettivo calzante per Seiðmaður – Lo Sciamano; quello di Erlen è un viaggio epico quanto pacato, fatto di rituali silenziosi e sabbia nera sotto le unghie. È vero come la sua fragilità, come coloro che la salveranno, persone speciali, eroi qualunque, la cui magia immensa è modestamente celata sotto una vecchia coppola o in degli scarponi consunti. E il teatro di questa avventura non poteva che essere l’Islanda, terra ai confini del mondo fatta di leggende, antichi grimori, natura indomabile e “Þetta reddast”.
Seiðmaður – Lo Sciamano:
UN VIAGGIO INIZIATICO AI CONFINI DI UN MONDO MODERNO
Il romanzo di Maddalena Marcarini, pubblicato da Agenzia Alcatraz, si apre con una premessa estrema: fin dalle primissime pagine apprendiamo che Erlen, la protagonista, è giunta fino in Islanda per porre fine alla sua vita. Non riuscirà tuttavia nel suo intento e verrà salvata da Óttar, un bizzarro sessantenne che, di mestiere, fa lo sciamano. Da questo momento il lettore assisterà al suo lungo cammino di iniziazione, redenzione e riscoperta di sé, a contatto con un mondo nascosto in piena vista, fatto di forze oscure, indomabili eppure per qualche motivo familiari.
La storia si svolge tra l’odierna Reykjavík e la caratteristica natura islandese, con le sue spiagge nere presidiate da colonne basaltiche e il suo entroterra lunare sferzato dal vento. Le tradizioni di riferimento di questo thriller soprannaturale sono quelle del folklore islandese e scandinavo, ma non solo; vi sono anche puntuali riferimenti alla mitologia Inuit, da quel versante della Groenlandia che è a nemmeno tre ore di volo dall’isola del ghiaccio e del fuoco e da cui verranno i maggiori pericoli che Erlen, insieme al suo burbero insegnante, si troverà ad affrontare. Il macro-contenitore dello Sciamanismo, qui riportato in diverse declinazioni con grande fedeltà a fonti storiche e antropologiche e ben adattato a far appassionare anche i lettori meno esperti, funge da collante e sfondo dell’intera vicenda.
La storia si svolge tra l’odierna Reykjavík e la caratteristica natura islandese, con le sue spiagge nere presidiate da colonne basaltiche e il suo entroterra lunare sferzato dal vento. Le tradizioni di riferimento di questo thriller soprannaturale sono quelle del folklore islandese e scandinavo, ma non solo; vi sono anche puntuali riferimenti alla mitologia Inuit, da quel versante della Groenlandia che è a nemmeno tre ore di volo dall’isola del ghiaccio e del fuoco e da cui verranno i maggiori pericoli che Erlen, insieme al suo burbero insegnante, si troverà ad affrontare. Il macro-contenitore dello Sciamanismo, qui riportato in diverse declinazioni con grande fedeltà a fonti storiche e antropologiche e ben adattato a far appassionare anche i lettori meno esperti, funge da collante e sfondo dell’intera vicenda.
UNA MAGIA CREDIBILE, REALISTICA ED ESSENZIALE
Contrariamente a molte pubblicazioni contemporanee incentrate sulle stesse tematiche, Seiðmaður non punta su nessuno dei tipici cliché a cui i media, nel diffondere la cultura nordica in tutto il mondo, ci hanno abituati. In questo libro non troverete nessun guerriero vichingo, nessuna battaglia al cardiopalma e nessuna mistica discesa di possenti divinità norrene. In Seiðmaður, la magia e la superstizione sono vissute come qualcosa di normale, naturale, che è tanto potente e rispettato quanto intessuto nella quotidianità. La stessa scelta dell’estetica di determinati personaggi vuole essere una ricerca di realismo e sostanza oltre la forma: su tutti potremmo citare la figura di Óttar, potente sciamano sulla sessantina dal fisico ossuto con una coppola sempre in testa. Un comprimario maschile fondamentale il cui fascino sta tutto nelle capacità, nelle battute taglienti e nella strafottenza.
La magia di Seiðmaður è come la natura islandese in cui si svolge: potente, maestosa, che non fa sconti a nessuno. Le tinte tipicamente cupe del folklore nordico danno al soprannaturale presente nel libro dei connotati sanguigni, per certi versi selvaggi, e si traducono in sequenze facilmente ascrivibili al genere horror. Nel pieno rispetto non solo dell’immaginario scandinavo, ma anche di quello groenlandese e più in generale di quello sciamanico, la ritualità espressa in questa storia è cruda e lontana dalle rive più confortevoli del classico fantasy.
La magia di Seiðmaður è come la natura islandese in cui si svolge: potente, maestosa, che non fa sconti a nessuno. Le tinte tipicamente cupe del folklore nordico danno al soprannaturale presente nel libro dei connotati sanguigni, per certi versi selvaggi, e si traducono in sequenze facilmente ascrivibili al genere horror. Nel pieno rispetto non solo dell’immaginario scandinavo, ma anche di quello groenlandese e più in generale di quello sciamanico, la ritualità espressa in questa storia è cruda e lontana dalle rive più confortevoli del classico fantasy.
IL RISCATTO DI UNA GIOVANE DONNA
Il romanzo, seppur pregno di moltissimi elementi soprannaturali, si presta a diverse letture. Una delle più evidenti è quella della scoperta e accettazione di sé che Erlen sperimenterà insieme al lettore, prendendolo per mano e facendo luce con lui sul passato buio e tormentato che l’ha spinta a quell’estremo gesto e al suo nuovo inizio come apprendista sciamana. Fondamentale in questa vicenda ai confini del mondo è qualcosa su cui, per tutelare dagli spoiler, dovremo in gran parte tacere: è la forza femminile, che assume volto di donna, di maestra e di madre, scorrendo silenziosa e ininterrotta tra le fibre dell’intera trama in netto contrasto con la violenza e la disperazione per poi rivelarsi alla fine, in tutta la sua dolce e dolorosa potenza.
A questo proposito, un altro aggettivo che ben definisce Seiðmaður è “circolare”; la storia è infatti un cerchio che si chiude, un percorso alla fine del quale ogni dettaglio, mistero e questione in sospeso trovano risoluzione e il proprio posto all’interno del grande disegno tracciato da quello che nel libro è chiamato lo Spirito.
Seiðmaður – Lo Sciamano è per coloro che cercano un’avventura lontano da tutto e nel contempo in fondo a se stessi, raccontata dalle immagini potenti e suggestive di un’Islanda remota in cui la magia e le tradizioni respirano forti e implacabili quanto il vento.
Seiðmaður – Lo Sciamano è per coloro che cercano un’avventura lontano da tutto e nel contempo in fondo a se stessi, raccontata dalle immagini potenti e suggestive di un’Islanda remota in cui la magia e le tradizioni respirano forti e implacabili quanto il vento.
Descrizione: Seiðmaður – Lo Sciamano
Erlen è una giovane donna erosa da un passato che rinnega ogni giorno, ma che le è impossibile dimenticare.
La necessità di fare i conti con se stessa la spinge sin nella remota Islanda, terra natale di una madre che ha perso da tempo, e al casuale incontro con Óttar, un bizzarro sessantenne dalle credenze quantomeno insolite. La ragazza si ritroverà così, suo malgrado, a deviare da una strada che pareva già segnata e a dare la caccia a qualcosa che mai avrebbe immaginato potesse esistere. Qualcosa di orribile e che ogni giorno diventa sempre più potente, sino a trasformare quel placido angolo di mondo in un girone di dolore e morte.
Dalle strade silenziose dell’austera Reykjavík, fino alla natura più selvaggia con i suoi campi di lava, spiagge nere e leggende dimenticate, Erlen verrà trascinata in un serrato inseguimento in cui vecchi fantasmi si sovrappongono a una miriade di spaventosi sogni a occhi aperti. Un incubo che potrebbe riportarla proprio al cuore di ciò da cui ha sempre cercato di scappare.
La necessità di fare i conti con se stessa la spinge sin nella remota Islanda, terra natale di una madre che ha perso da tempo, e al casuale incontro con Óttar, un bizzarro sessantenne dalle credenze quantomeno insolite. La ragazza si ritroverà così, suo malgrado, a deviare da una strada che pareva già segnata e a dare la caccia a qualcosa che mai avrebbe immaginato potesse esistere. Qualcosa di orribile e che ogni giorno diventa sempre più potente, sino a trasformare quel placido angolo di mondo in un girone di dolore e morte.
Dalle strade silenziose dell’austera Reykjavík, fino alla natura più selvaggia con i suoi campi di lava, spiagge nere e leggende dimenticate, Erlen verrà trascinata in un serrato inseguimento in cui vecchi fantasmi si sovrappongono a una miriade di spaventosi sogni a occhi aperti. Un incubo che potrebbe riportarla proprio al cuore di ciò da cui ha sempre cercato di scappare.
Chi è Maddalena Marcarini?
Maddalena Marcarini è nata e vive a Milano, dove lavora come traduttrice. Il suo imprinting con le lontane terre del Nord avviene all’università; celebra questo amore laureandosi con una tesi di ricerca sull’evoluzione degli alfabeti runici e da allora non ha mai smesso di portare avanti studi di filologia germanica, religioni comparate e mitologia, focalizzandosi sempre di più sulle culture precristiane del Nord del mondo.
Nel 2019 vede finalmente l’Islanda con i propri occhi per la prima volta; c’è chi dice che non sia mai tornata.
Dopo alcune pubblicazioni in antologie corali, nel 2020 vince il premio “Ghirlanda’s Choice” con la sua raccolta di racconti illustrata “Schegge” (Felici Editore, 2021).
“Seiðmaður – Lo Sciamano” (Alcatraz Edizioni, 2023), accolto con entusiasmo al suo lancio, è la sua terza pubblicazione solista.
È direttrice artistica della fiera letteraria indipendente Marginalia, incentrata sulla letteratura di genere weird, gotico e horror.
Articolo in collaborazione con
Maddalena Marcarini,
autrice di Seiðmaður – Lo Sciamano, acquistabile cliccando sull'immagine qui accanto